Riqualificazione e trasformazione in appartamento ad elevata efficienza energetica di locale adibito a portineria all'interno di condominio
Stratigrafie con materiali "a secco", coibentazione con abbinati isolanti in fibra di legno e pareti in fibrocemento con interposta lana di roccia.



I lavori di riqualificazione e recupero dello spazio adibito a portineria in uno stabile residenziale sono stati eseguiti in una successione di fasi che di seguito verranno elencate.
Come prima lavorazione sono state eseguite le demolizioni interne per ripristinare lo stato al rustico. In particolare demolendo i divisori interni ed i sottofondi.
Nell'immagine seguente si puó vedere la situazione del cantiere una volta ultimate le demolizioni interne.

Successivamente sono stati studiati gli strati isolanti per la realizzare del cappotto interno. Si è scelto tra svariate opzioni disponibili sul mercato, tra cui: isolanti tradizionali (EPS), isolanti termoriflettenti a basso spessore, isolanti nanotecnologici sempre a basso spessore, isolanti sottovuoto ed isolanti biosostenibili tipo fibra di legno. Nella fase di scelta ci si è avvalsi della consulenza tecnica fornita dal fornitore Biomarket di Talamona.
Alla fine di un'attenta analisi costi/benefici si è optato per una scelta sostenibile ad un prezzo concorrenziale, ovvero l'applicazione di un cappotto interno realizzato in fibra di legno, rivestito internamente con uno strato di freno al vapore. Si ritiene importante evidenziare come il cappotto interno è stato posato garantendo la continuità dello stesso e risvoltato a soffitto per risolvere il corrispondente ponte termico.
La situazione al termine della posa del cappotto interno è visibile nella foto seguente:

Raggiunto questo punto delle lavorazioni il cantiere è proseguito realizzando uno strato isolante a pavimento, per ridurre la dispersione termica verso il vano sottostante (non riscaldato). Lo strato di coibentazione termica in isolante tipo XPS è stato posato anche come appoggio per il successivo riscaldamento a pavimento.
Per le pareti e contropareti interne si è scelto l'utilizzo di una struttura "a secco" con interposto un isolante di tipo lana di roccia e rivestimento esterno con pannelli in fibrocemento. Tale soluzione ha permesso un'elevata velocità di posa ed una facile integrazione impiantistica.
Di seguito lo stato delle lavorazioni una volta ultimato lo strato di isolazione a pavimento.


Si presenta poi successivamente lo stato di avanzamento dei lavori una volta parzialmente ultimate la pareti e realizzato il sottofondo a basso spessore ed elevata trasmittanza a copertura del riscaldamento a pavimento. In questa fase dei lavori si è realizzato anche il controsoffitto interno coibentato.

A conclusione delle lavorazioni esposte sono state realizzate le finiture interne per ottenere il risultato finale di seguito esposto. Le lavorazioni sono state realizzate in collaborazione con ditte ed artigiani del luogo, in particolare con MobilArt di Bormio
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